Il Ministero del Turismo ha presentato oggi, 20 giugno 2025, la nuova evoluzione della Banca dati nazionale delle strutture ricettive (BDSR): si tratta di un “Cruscotto per gli operatori comunali”, uno strumento che, si legge su Qualitytravel, permetterà ai Comuni di avere un quadro più chiaro e aggiornato delle strutture attive sul proprio territorio. La novità riguarda direttamente anche gli host, soprattutto in vista dell’adeguamento alle nuove regole europee.
Che cos’è il Cruscotto e perché riguarda gli host
Il Cruscotto è una nuova funzionalità riservata ai Comuni che consente di monitorare in tempo reale le strutture extra alberghiere presenti nella BDSR, verificare la correttezza dei dati inseriti e segnalare eventuali anomalie. Per gli host, questo significa che i controlli locali saranno più semplici, veloci e precisi.
In pratica, i Comuni potranno:
- vedere l’elenco delle strutture registrate senza Codice Identificativo Nazionale (CIN)
- individuare quelle che risultano mancanti o non ancora segnalate
- sapere se un CIN è stato verificato o meno
- tenere traccia delle verifiche effettuate su ogni attività
Un passo verso più trasparenza e controlli mirati
Con questo aggiornamento, il Ministero punta a rendere il sistema più trasparente e coerente, anche in vista dell’entrata in vigore del Regolamento europeo 2024/1028, che impone standard condivisi a livello UE sulla gestione degli affitti brevi. L’Italia dovrà adeguarsi entro maggio 2026, e questa è una delle misure per arrivarci.
Attualmente, nella BDSR risultano oltre 664.000 strutture registrate, con più di 582.000 CIN rilasciati, pari a circa l’88% del totale. Chi non ha ancora ottenuto o registrato correttamente il proprio CIN rischia ora di essere facilmente individuato dai Comuni e potenzialmente sanzionato, o costretto alla regolarizzazione.
Cosa devono fare ora gli host
Per evitare problemi o segnalazioni da parte del proprio Comune, è importante:
- Controllare che la propria struttura sia presente nella BDSR
- Verificare che il proprio CIN sia stato rilasciato e validato
- In caso contrario, regolarizzare la propria posizione al più presto, seguendo le istruzioni disponibili sul sito del Ministero del Turismo
Il Cruscotto non modifica gli obblighi per gli host, ma aumenta la capacità dei Comuni di verificarne il rispetto, quindi si consiglia a tutti gli operatori, anche a quelli che gestiscono poche unità, di rivedere attentamente la propria situazione.
«La riforma degli affitti brevi – ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – consentirà all’Italia di adeguarsi alla normativa europea e garantirà maggiore trasparenza e sicurezza grazie a un monitoraggio in tempo reale. Il Cruscotto è il frutto del lavoro congiunto tra Ministero, Regioni e Comuni, e rappresenta un importante passo avanti nella digitalizzazione della pubblica amministrazione».