Con l’arrivo dell’estate, riaprono seconde case, agriturismi, B&B e case vacanza. Ambienti rimasti chiusi per mesi, spesso senza una corretta manutenzione degli impianti. In queste condizioni si annida la Legionella, un batterio invisibile ma potenzialmente pericoloso, che può proliferare negli impianti idrici e negli apparecchi di climatizzazione se non adeguatamente controllati.
Le alte temperature e l’acqua stagnante rappresentano il mix perfetto per la diffusione di questa minaccia, che si trasmette per inalazione di microgocce d’acqua contaminata, ad esempio da docce, rubinetti o impianti di raffrescamento.
Un rischio reale anche nelle strutture turistiche
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2022 i casi registrati di legionellosi in Italia sono stati oltre 3.100, in aumento rispetto agli anni precedenti. Sebbene il batterio colpisca soprattutto ambienti ospedalieri e sanitari, una quota rilevante di focolai è stata collegata a soggiorni in strutture ricettive, comprese quelle extralberghiere.
Proprio per questo le linee guida del Ministero della Salute prevedono che anche i gestori di B&B, affittacamere, agriturismi e case vacanza adottino misure di prevenzione, analoghe a quelle previste per hotel e campeggi. Un obbligo spesso ignorato, che rischia di mettere a repentaglio la salute degli ospiti e la reputazione della struttura.
Perché le seconde case sono un ambiente critico
L’acqua che ristagna nelle tubature durante i mesi invernali, unita al caldo estivo, crea un ambiente favorevole alla proliferazione della Legionella. A rischio non sono solo le docce e i rubinetti, ma anche gli scaldabagni, i serbatoi, i filtri dei condizionatori e le vasche idromassaggio. Tutti impianti che, se non correttamente puliti e riattivati, possono diventare fonte di contagio.
Eppure la consapevolezza del problema rimane bassa. Una recente indagine condotta da Initial Italia insieme a mUp Research ha mostrato che solo il 44,8% degli italiani è consapevole del rischio Legionella nelle seconde case, mentre meno di un terzo sa che il batterio si trasmette per via aerea, attraverso l’aerosol prodotto dall’acqua nebulizzata.
Cosa fare prima di riaprire una casa o una struttura extralberghiera
Prevenire la Legionella non richiede grandi investimenti, ma richiede attenzione, costanza e competenza. Ecco alcune buone pratiche da adottare:
- Far scorrere l’acqua per alcuni minuti da tutti i rubinetti e le docce, sia con acqua calda che fredda, prima dell’uso.
- Smontare e pulire rompigetto, soffioni e filtri con soluzioni disinfettanti o aceto.
- Alzare la temperatura del boiler a 60°C per almeno un’ora, per eliminare eventuali colonie batteriche.
- Sanificare i condizionatori con prodotti specifici, pulendo filtri e vaschette di raccolta della condensa.
- Valutare analisi microbiologiche in caso di impianti complessi o uso promiscuo, soprattutto in presenza di ospiti.
Nel caso di strutture ricettive aperte al pubblico, è consigliabile affidarsi a professionisti per la redazione del Documento di Valutazione del Rischio e l’impostazione di un piano di autocontrollo periodico, con sopralluoghi tecnici, analisi certificate e interventi di bonifica se necessario.
Con l’incremento della domanda turistica nei mesi estivi e la crescente attenzione verso gli alloggi alternativi, curare l’igiene degli impianti idrici è oggi una priorità per tutto il comparto extralberghiero.
Focus: come si trasmette la Legionella
- Via aerea: attraverso microgocce d’acqua inalate da docce, rubinetti o impianti aerosolizzanti contaminati
- Non si trasmette da persona a persona
- Più pericolosa per anziani e soggetti immunodepressi
- Sintomi: febbre, tosse, dolori muscolari, difficoltà respiratorie (in casi gravi può evolvere in polmonite)