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Come è andato l’extralberghiero nel 2021

Il 2021 è stato il secondo anno di pandemia, con un inizio decisamente deludente e la seconda parte sopra le aspettative. Con non poche difficoltà l’extralberghiero in Italia è riuscito ad incassare il colpo e a contenere i danni meglio del settore alberghiero, come ci confermano i dati Istat che ci dicono che gli alberghi hanno perso in media il 44% rispetto al 2019 e l’extra solo il 28%.

Ma non per tutti è stato lo stesso: nell’anno che ci ha appena lasciato l’extralberghiero ha assistito ad enormi cambiamenti sia nei flussi turistici che nel comportamento dei viaggiatori. Vediamo dunque i dati con l’aiuto di Marco Nicosia di Full Price che ha completato un’approfondita analisi dal suo osservatorio sull’andamento dell’extralberghiero: “I mesi hanno generato entrate in modo particolarmente eterogeneo e molto diverso rispetto alla normale curva lunga della stagionalità – ci spiega – Per questo motivo gli operatori hanno avuto grosse difficoltà sia per prevedere le proprie entrate che per organizzare al meglio la forza lavoro, in un anno che non ha smesso di stupire fino all’ultimo giorno. Anche tra le destinazioni: mare, lago, montagna, città storiche, i risultati sono stati sensibilmente differenti ed hanno lasciato poca possibilità di fare previsioni realistiche sulla futura produzione”.

Sul territorio italiano l’andamento del ‘21 è riuscito a superare quello del ‘20, anche se, come detto non tutte le stagioni hanno avuto lo stesso andamento. La prima cosa che possiamo notare è che le città storiche, quelle con più target estero, presentano i peggiori dati. Prima fra le peggiori, Firenze. In maniera opposta le destinazioni con meno perdita sono quelle di mare, con il miglior risultato tra il 2021 ed il 2019 in Puglia: Gallipoli. Nel grafico possiamo osservare come la crescita tra il 2021 ed il 2020 sia sensibilmente eterogenea, andando da un minimo di 1.34% di Milano, quasi un pareggio con l’anno precedente quindi, ad un massimo di 46.14% per la città di Torino.

La prima metà del 2021: ancora un peggioramento

Ad inizio anno 2021 l’Italia ha vissuto un periodo molto negativo per via dell’alto numero dei contagi e le restrizioni sui viaggi imposte dallo stato che non hanno tardato ad arrivare. Questo periodo può essere circoscritto nei primi sei mesi, da gennaio a giugno, periodo in cui per molte destinazioni le prenotazioni hanno fatto difficoltà ad arrivare.

Le performance del 2021, in questi primi cinque mesi, continuavano a peggiorare sull’anno precedente, complici i primi due mesi dell’anno 2020 non intaccati dalla pandemia, e le stringenti restrizioni della prima parte del 2021. Firenze è sempre la città con il peggior risultato.

La seconda parte del 2021: il tanto atteso miglioramento

La seconda parte dell’anno 2021 è stata caratterizzata dalla riduzione delle restrizioni, una decrescita esponenziale dei casi covid ed una forte propensione al viaggio di durata ed a tariffe ben sostenute. In stagione si è parlato di “tourism revenge” il fenomeno secondo il quale milioni di italiani, ormai costretti in casa da un anno abbondante, non vedevano l’ora di tornare a viaggiare e, potendolo fare quasi prettamente sul territorio nazionale, il risultato è stata un’estate con buoni numeri domestici, che in alcune destinazioni hanno raggiunto ed addirittura superato i dati pre-pandemici.

Conclusioni

Il 2021 è stato il secondo anno di pandemia e di conseguenze negative nel settore turistico. Molte città hanno visto i propri numeri decrescere inesorabilmente fino a livelli di vera allerta e non si sono ancora riprese dalla mancanza di domanda, specialmente quella estera. L’apertura degli USA a voli verso il  territorio Italiano di inizio novembre ha portato ben poco flusso dato che l’attuale variante è dopo poco arrivata prepotentemente a diminuire i flussi in arrivo dall’estero.

Secondo Marco Nicosia “Questo sposterà la ripresa ancora in avanti ma, con i dati elaborati in questa ricerca, abbiamo buone probabilità che nella prossima stagione i flussi possano tornare a crescere tornando a livelli accettabili”.

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Redazione Extralberghiero.it

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