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Perché i proprietari di immobili scelgono ancora l’affitto breve.

In occasione di TTG Travel Experience 2020, la principale fiera del turismo italiana tenutasi a Rimini dal 14 al 16 ottobre scorso, il property manager degli affitti brevi CleanBnB ha presentato un’analisi di scenario sul vacation rental in Italia. Per il Presidente Francesco Zorgno, l’affitto breve si conferma la scelta più efficace e sicura rispetto all’affitto tradizionale o altre tipologie di contratto, soprattutto nell’attuale contesto di forte cambiamento che la pandemia ha prodotto nei mercati del turismo e delle locazioni. Nonostante le restrizioni dovute all’emergenza pandemica, la società che opera a livello nazionale, ha incrementato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la propria quota di mercato in termini di dimensioni del patrimonio immobiliare gestito, arrivando a essere operativa al 30 settembre 2020 con un portafoglio superiore alle 1000 unità in oltre 50 diverse località italiane.

“L’affitto breve rimane l’alternativa più valida in termini di flessibilità, sicurezza e redditività, anche se oggi meno redditizia nel breve periodo rispetto al potenziale dei livelli pre Covid”, ha dichiarato al TTG di Rimini (primo appuntamento “in presenza” nel mondo del turismo dall’esplosione della pandemia) Francesco Zorgno, Presidente di CleanBnB, società nata nel 2016 come startup e approdata in Borsa (AIM Italia) a luglio 2019.

Nella tre giorni della più importante fiera italiana del settore che si è conclusa venerdì scorso, è partita la riprogettazione di un comparto tra i più colpiti dal Covid19 e, indubbiamente, il blocco degli spostamenti dovuto all’emergenza pandemica nella primavera scorsa, ha cambiato anche le prospettive dell’affitto breve che viveva, dal 2015, un boom di continua crescita, sia nella domanda che nell’offerta.

“Molti proprietari” – ha spiegato Zorgno nel corso della sessione specifica sul vacation rental condotta da CleanBnB lo scorso 16 ottobre – “si sono trovati improvvisamente con gli appartamenti vuoti e hanno cercato delle alternative, come del resto abbiamo fatto anche noi gestori che temporaneamente abbiamo destinato alcuni appartamenti a periodi più lunghi rispetto. Si tratta in realtà di soluzioni adottate per gestire una situazione ancora complessa, in attesa che riprendano in maniera più stabile i flussi, ma che sono state legate all’analisi dei mutamenti prodotti dalla pandemia nella domanda e nell’offerta turistica e residenziale.”

A livello turistico, come illustrato nell’aggiornamento di settembre 2020 del Report Affitti Brevi in Italia, Trend e prospettive della ripresa post-Covid, a cura di CleanBnB, appena la domanda è ripartita, appartamenti e case vacanza sono stati la soluzione prescelta per la sicurezza e per l’ampia e diffusa offerta; inoltre la flessibilità nella gestione rispetto ad altre forme di alloggio è stata la chiave del successo. Anche la domanda di locazioni tradizionali è però fortemente calata e questo ha immesso sul mercato molti immobili che uniti a quelli non più coperti dall’affitto turistico, ha prodotto un aumento considerevole dell’offerta sul mercato, soprattutto nelle città d’arte e business. Dunque, in generale, il comparto delle locazioni tradizionali ha vissuto e vive tuttora un aumento dell’offerta e un calo della domanda rispetto al quale molti proprietari, disorientati si sono affidati all’affitto tradizionale oppure a contratti di medio termine.

“Affittare casa per lunghi periodi con le formule tradizionali è sempre possibile, ma può diventare anche più rischioso e meno redditizio che un tempo”, sottolinea Zorgno, – “Bisogna considerare con attenzione le peculiarità di ogni località, e il maggiore rischio legato al tasso di morosità o alle rinegoziazioni dei canoni legati alle difficoltà economiche crescenti. Nel clima di incertezza vincono le soluzioni che permettono di coprire anche solo parte delle spese sostenute per l’investimento, senza vincolarsi a forme contrattuali svantaggiose di lungo periodo.”

Proprio in questo scenario incerto, CleanBnB ha registrato un aumento del numero di immobili in gestione e, secondo Zorgno, difficilmente i proprietari più lungimiranti ricorreranno ad altre tipologie contrattuali. Il riferimento non è esclusivamente al rischio correlato al fenomeno morosità ma anche alla perdita di valore che investirebbe l’appartamento e i relativi arredi al termine di una locazione lunga.

In conclusione, afferma il Presidente di CleanBnB, “Il fenomeno positivo rilevato quest’estate ci ha fornito elementi molto incoraggianti, nell’ottica della ripartenza al termine della bassa stagione. I soggiorni da privati rientrano nel novero di un turismo vissuto in libertà, senza eccessivi vincoli e sicuro, e sono quindi destinati a un nuovo rilancio”.

Se, infatti, il mondo turistico nel suo complesso appare tuttora fortemente colpito dalla pandemia, il comparto degli affitti brevi e case vacanza, ha evidenziato un trend di ripresa più veloce, in particolar modo rispetto a quello alberghiero e CleanBnB ha registrato, nei mesi di luglio e agosto, risultati operativi allineati con lo stesso periodo del 2019 anche grazie al modello di business, più flessibile e fortemente distribuito sul territorio che si è dimostrato capace di intercettare fin da subito la ripartenza della domanda.

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Redazione Extralberghiero.it

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