Un altro anno è passato e uno nuovo è appena iniziato, portando con sé bilanci e buoni propositi: HomeExchange non fa eccezione, concludendo il 2024 con risultati incoraggianti e riaffermando il suo impegno per un modo di viaggiare più sostenibile. Quest’anno, la piattaforma ha infatti raggiunto 200.000 membri in 155 Paesi, un traguardo che, sebbene rappresenti una grande soddisfazione, ha anche spinto HomeExchange a guardare al futuro con l’obiettivo di fare ancora di più nel settore dei viaggi responsabili.
“La pratica dello scambio casa sta ridefinendo il modo di viaggiare, rafforzando i legami umani e culturali, preservando al contempo l’equilibrio delle città. A differenza degli affitti a breve termine, che possono alimentare la speculazione immobiliare, destabilizzare le comunità e contribuire alla saturazione turistica, il nostro modello si fonda su una comunità di viaggiatori in crescita, che dà valore al rispetto degli ecosistemi locali, anziché al numero di scambi effettuati. La nostra missione: democratizzare un turismo collaborativo, virtuoso e responsabile, sostenuti dalla solidità della nostra visione e dal nostro ruolo di pionieri e leader del settore,” dichiara Emmanuel Arnaud, co-fondatore di HomeExchange.
Un modello virtuoso, senza transazioni finanziarie
Analizzando i numeri, emerge che nel corso dell’anno sono stati effettuati ben 463.000 scambi, con un incremento del 44% rispetto al 2023. A livello globale, è stato concluso uno scambio ogni 2 minuti, il doppio rispetto ai livelli pre-Covid. Questi risultati confermano che sempre più persone scelgono vacanze che uniscono autenticità, immersione nella vita locale e accessibilità economica. Non è solo una questione di costi, ma di valori come sostenibilità e rispetto delle destinazioni. Il modello di HomeExchange, basato sull’assenza di transazioni finanziarie tra le parti coinvolte, previene infatti la speculazione immobiliare e la trasformazione delle case in affitti turistici, proteggendo il patrimonio abitativo.
“Facciamo parte della community di HomeExchange dal 2016 e siamo molto felici della nostra scelta. Condividiamo lo spirito, lo stile di viaggio e i valori di HomeExchange e cerchiamo ogni giorno di diffondere questo modo di viaggiare tra i nostri amici e colleghi. Ormai usiamo raramente Booking e Airbnb, la scelta di HomeExchange viene in modo naturale. Con gli hotel, non hai il rapporto con i locali, non ti immergi nella città e non vivi come un abitante del posto, sensazioni che ormai per noi sono imprescindibili”, racconta Michele, membro di HomeExchange dal 2016.
Gli Italiani alla riscoperta del turismo domestico
Nel 2024, i viaggiatori di HomeExchange hanno scelto prevalentemente Paesi europei. Le destinazioni più popolari sono state Francia, Spagna, Stati Uniti, Italia, Canada, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi.
In Italia nello specifico c’è stato un incremento del 51% degli scambi rispetto all’anno precedente, mentre il numero di membri italiani ha raggiunto quota 8.470 iscritti (+38% rispetto al 2023). Le regioni più scelte sono state Lazio, Toscana, Lombardia, Veneto e Sicilia. Un altro dato particolarmente rilevante riguarda il tipo di turismo nostrano: infatti, il 26% degli scambi in Italia si è svolto all’interno del Paese, una notizia positiva che fa ben sperare nella volontà di riscoprire il territorio e di prediligere un turismo di prossimità.
Il turismo che non altera il mercato immobiliare e che promuove la sostenibilità
Per quanto riguarda le cinque principali città italiane (Milano, Firenze, Roma, Napoli e Venezia), emerge che un immobile registrato su HomeExchange è occupato in media per soli 16,6 giorni su 365 giorni all’anno. In particolare, il numero medio di giorni di occupazione è di 11 a Milano, 17 a Firenze, 18 a Roma, 18 a Napoli e 19 a Venezia. Questi dati evidenziano come il flusso turistico generato dalla piattaforma abbia un impatto pressoché nullo sul mercato immobiliare e sulle comunità locali.
L’adozione dello scambio casa è, inoltre, motivata sempre più dalla consapevolezza riguardo la necessità di un cambiamento nel modo di viaggiare, non solo per motivi economici, ma anche per ridurre l’impatto ambientale. A tal proposito, quasi il 50% delle case italiane su HomeExchange è effettivamente dotato dei servizi eco-compatibili, evidenziati nei rispettivi profili.